MALEFICENT (R. Stromberg 2014) Voto complessivo: 5 |
Qui Malefica ha degli ottimi motivi per vendicarsi di re Stefano, che assetato di potere, diventa un sanguinario, la mutila e la condanna e non avrà neanche grande considerazione degli altri ruoli femminili.
Oltretutto la Disney compie questo genere di operazione per riscattare la donna, cosciente di aver portato avanti per troppi anni una figura dell'universo femminile arcaica e subordinata. Lo fa già da qualche anno, a partire da Pocahontas finendo col recente Frozen, dove l'amore fra sorelle vince su quello per il bel principe con loschi piani in mente. Alla fine quasi sempre nei classici Disney abbiamo visto nelle battaglie finali col villain (il cattivo), solo dei valorosi principi salva-situazione.
Il problema è che così l'uomo viene trasformato nel male puro del primo cartone, quel male netto da cui si devono distinguere i buoni tipicamente da genere "fantasy" (e qui pensiamo all'infinito corollario soprattutto cinematografico di questo genere, primo su tutti, "Il signore degli anelli") e tipicamente da fiaba Disney.
Contraddicendo per di più la stessa morale che ci vorrebbe impartire, ossia che come in Malefica convivono lati oscuri e lati luminosi, così è nella realtà nostra, la linea che divide il bene dal male spesso non la vediamo.
Cambiare perché tutto resti com'era, viene in mente la celebre frase dal Gattopardo. La Disney è riuscita a far questo. Cambiare la fiaba per adattarla ai tempi d'oggi, in cui se venisse raccontata di nuovo come avevano fatto nel cartone non avrebbe avuto la stessa efficacia, è necessario ed efficace a livello di resa col pubblico. Ma a quale costo!
L'estetica cinematografica è buona nelle parti più "dark", ma decisamente kitsch nel prologo, nella Brughiera e nelle odiosissime Fatine, che recuperano solo terreno nel momento che assumono sembianze umane e quindi risultano meno ridicole rispetto alle miniature kitsch di sé stesse. Elle Fanning interpreta Aurora, ancora una volta, similmente al cartone originale, personaggio pressoché inutile e di poco spessore... Oltre ad essere inferiore come attrice rispetto alla ingombrante Angelina 'Malefica' Jolie.
Il modo in cui è trattata frettolosamente per rientrare nei tempi ristretti, manco fossimo in televisione, tutta la parte finale, anche a livello di montaggio, è imperdonabile. Di questo film cosa rimane dunque, oltre ad Angelina Jolie? Il nulla.
Sono d'accordo con tutta la recensione, aggiungo un'affermazione poco rivelatoria ma stuzzicante: attrici come la Jolie e la Theron gongolano come non mai, scintillando di fronte a robette come le "protagoniste" dei film in cui loro, invece, interpretano le fascinose (e superiori) antagoniste. Suggerirei di pensare anche a Stardust, a tal proposito. I film saranno dimenticati, la loro porca figura forse meno.
RispondiEliminaÈ vero, Hivan, gongolano! E sono brave, c'è poco da fare. Questi film verranno ricordati sper quanto sono brutti a livello di sviluppo, e per la Theron, la Jolie e quel manzone di Hemsworth ;) Ti ringrazio! Sei il secondo commentatore di questo blog neonato. P.s: ricordo solo il trailer di Stardust, ci darò un'occhiata, tanto ormai il mio lavoro è guardare film e commentarli anche se non mi pagano ancora :(
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