giovedì, dicembre 10, 2015

THE VISIT. Natale con Shyamalan e i nonni sulla falsa riga dell'horror

THE VISIT (2015 M. Night Shyamalan)
Voto: 8



M. Night Shyamalan aveva già affrontato generi diversi dal puro fanta-thriller strettamente legato a uno schema hollywoodiano netto. Film risicati, ma a mio parere notevoli come E venne il giorno e Signs ne sono un esempio lampante. Shyamalan è indubbiamente un regista sopraffino, che dopo le delusioni di senso cinematografico e di più oggettivo botteghino di After Earth e Last Airbender in particolare, è tornato a dimostrare di non aver perso la verve originaria che lo contraddistingue, che sta a metà fra l'innocente spielberghismo - spesso i protagonisti sono giovanissimi o bambini - e l'inganno spudorato del pubblico più di sapore hitchcockiano. Stavolta ci riesce molto bene, con una regia essenziale e al contempo aggiornata ai nuovi dettami di genere: lo stile camera a mano finto amatoriale con tanto di citazione (Paranormal Activity) qui è sapientemente giostrato in modo da rendere plausibile la cosa e poter fare del montaggio strutturato con tanto di conteggio dei giorni, facendo della sorella maggiore un'aspirante regista. Partendo da queste premesse e condendo le pellicola con momenti più classicamente horror (la casa di notte, l'apparizione "demoniaca" della nonna con grugnito gutturale annesso, la cantina, la fattoria inquietante), Shyamalan fa un salto mortale ed esplorativo in ambiti molto diversi da quelli dell'horror



Partendo da un discorso sul rancore familiare e dall'ambientazione che sembra quella di un film natalizio (il poster americano ha i motivi e i colori del natale) quindi di buoni sentimenti, Shyamalan fa un ritorno all'America provinciale e violenta di The Happening - E venne il giorno e Wayward Pines (ormai conclamato omaggio a Twin Peaks di Lynch) e la rende più grottesca e sguaiata che mai, ribaltando tutto quello che abbiamo conosciuto in un'ora e venti con il suo più classico colpo di scena o twist ending, che dir si voglia, a cui ci abitua sin dall'opera prima Il Sesto Senso

Nessuno si salva in questo natale in famiglia, niente è come sembra e ci saranno anche merda e sangue. Che volere di più? Certo, se vi aspettate il terrore 'classico' da non dormire la notte, qui non è esattamente il caso e incredibilmente non c'è niente di soprannaturale o paranormale. L'horror e l'assurdo, quasi al limite della citazione del cinema di Bunuel e Lynch, qui vanno a braccetto come il bianco e nero dello Yin e Yang. Molti storceranno il naso perché il pubblico medio è sempre meno abituato a questo tipo di cinema che contrappone due generi e registri abbastanza diversi. Eppure anche il recente successo planetario Babadook si muoveva in simili territori!

Deanna Dunagan e Peter McRobbie sono due attori ben noti sia nel cinema, sia nel teatro che nella più recente produzione televisiva di qualità, lei insignita del pregiato Tony Award, capacissimi di abbracciare tale linguaggio. Anche i più giovani Kathryn Hahn, Olivia Dejonge, Ed Oxenbould sono eccellenti. Tecnicamente il film, pur essendo prodotto dalla prolifica e fortunata Blum House è stato realizzato con mezzi da film indie e budget ridotto. Questo ha giovato all'opera, che si è epurata dell'uso di computer grafiche e orpelli che hanno distolto Shyamalan negli ultimi anni dal suo genere più forte. Con il trailer e il cartellone pubblicitario giusto, per l'ennesima volta ha ingannato il pubblico di riferimento facendogli credere in una classica e tranquilla storia dello spavento. Peccato che più di un campanello d'allarme dell'immensa presa in giro si notasse già dalla presentazione e che comunque tanti si siano indignati o indispettiti perché sembrava una "commedia/parodia horror". Si fatica a comprendere questa lamentela, se non rispondendosi che siano stati abituati a un po' troppa melma cinematografica.

Nessun commento:

Posta un commento

Per la serie #FacceDaCulo

Per la serie #FacceDaCulo
Siti molto più popolari di questo (es. Wikipedia) stanno in piedi soprattutto grazie alle donazioni. Questo blog non si appoggia a nessuno tipo di pubblicità per motivi etici e tecnici. Le donazioni Paypal sono facili da fare, libere e soprattutto gradite a progetti indipendenti come Il Filmaniaco. Grazie!