WILD (Jean-Marc Vallée 2014) Voto complessivo: 5 e mezzo |
Un montaggio alternato a ritroso e in ordine sparso fra gli eventi fondamentali della vita di Cheryl dovrebbe aiutarci a ricomporre il puzzle che l'ha portata dove la vediamo noi, ma non arriva mai realmente a muoverci qualcosa dentro. Nemmeno nelle parti in cui la vediamo drogarsi e prostituirsi, anche se Cheryl non lo fa certo per piacere o per soldi. Cosa c'è di nuovo in questo film, a parte forse qualche bella soluzione di montaggio, sonoro e qualche momento in cui per la prima volta Reese Witherspoon si spoglia della maschera che ha indossato per grande parte della sua carriera costellata di commedie brillanti? Quasi nulla. È tutto già visto e già detto, per esempio, nel capolavoro di Sean Penn Into The Wild, con la differenza che quel film era molto più suggestivo da molti punti di vista. E si comprende che l'opera di Penn è un chiaro e imprescindibile riferimento. Un omaggio d'obbligo per questa opera che sembra quasi fatta ad hoc per finire nominata in qualche categoria agli Oscar 2015. Infatti così è successo a Laura Dern, che regge benissimo al passare degli anni, ma oltre a questo non ci ha regalato nulla di veramente significativo (infatti non ha vinto nulla) e per noi quando non lavora con il suo regista preferito, David Lynch, perde fascino e molto del proprio potenziale. Una cosa è sicura: duole ammetterla, ma questo non sembra neanche essere un film di Jean-Marc Vallée, che almeno nei precedenti C.RA.Z.Y, Dallas Buyers Club e Young Victoria ci aveva donato un qualche sprazzo di buon cinema indie. Vallée ha realizzato quasi tutto questo film da sé, con un budget ridottissimo e il fatto che il risultato sia comunque buono è lodevole, ma non c'è nulla di selvaggio da vedere o da scoprire. A partire dalla Witherspoon, che si sporca, ma mai abbastanza, nonostante ci abbia voluto proporre qualcosa di inconsueto per lei. A guastare il tutto è la solita retorica strappalacrime che piace tanto agli americani, con la differenza che il film è stato un flop anche in patria. Non che la retorica non mancasse anche nell'Alexander Supertramp di Penn...
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