mercoledì, dicembre 24, 2014

LO HOBBIT #LaBattagliaDelleCinqueArmate - La prima esperienza del Filmaniaco col HFR 3D

LO HOBBIT (P. Jackson 2012-2014)
Voto complessivo (intera trilogia): 8
Questa non è una vera e propria recensione del capitolo finale della trilogia de Lo Hobbit, ma una serie di personalissime impressioni a caldo sulla tecnica di ripresa del film e di come il fenomeno della fruizione dei film sia cambiato - in peggio - con l'introduzione delle nuove tecnologie e rispettive sale cinematografiche. Tuttavia, a fine del post farò qualche considerazione su tutta la trilogia. Ho voluto aspettare di vederla interamente per esprimere il mio giudizio.
È paradossale come sembri così "fasulla" una ripresa che replica quasi identicamente la percezione reale del movimento da parte dell'occhio umano (dai 40 ai 60 frame al secondo)! Sembra di guardare
un videogioco dalla grafica perfetta e fluidissima. Anche troppo perfetta. Il punto è questo. La mia conclusione è che per me una tecnica simile sarebbe molto più efficace con un genere di film un po' diverso. 
Non dico il genere drammatico senza effetti visivi, anche se sarebbe interessantissimo vedere un film normale girato così.

Il problema è che essendo Lo Hobbit quasi tutto fondali in computer grafica, il risultato finale è un po' posticcio. Oltretutto l'occhio non si stanca, è vero, ma non ce la fa quasi a stare dietro a delle immagini che scivolano così rapidamente, specialmente se l'inquadratura è ravvicinata. Insomma, ti perdi i dettagli! Gran spettacolo, nulla da ridire. Esperienza senz'altro da rifare, magari con film leggermente diversi, ma anche un tantino strana!

Il 3D in questo film è piacevole, non ci sono particolari virtuosismi in questo senso, ma non è un difetto. Diciamo anche che ormai ci siamo un po' abituati e neanche ci facciamo più caso. Quindi se ne potrebbe fare a meno e risparmiare soldi sul biglietto? No, perché a quanto pare se vuoi provare l'esperienza comunque notevole dell'alta frequenza, devi vedertelo per forza in 3D o comunque in una sala attrezzata per fartelo vedere in HFR (credo ce ne siano poche). Ricordo di aver visto i capitoli precedenti della trilogia nella versione normale in sale ben attrezzate e successivamente su grandi televisori in Full HD, ma l'effetto alta frequenza si perde quasi del tutto, è assolutamente impossibile da replicare, non c'è schermo di cinema o televisore 4K (o Bluray) che tenga!

Veniamo al film... La battaglia delle cinque armate è stata veramente la prova del nove per Peter Jackson, superata senz'altro dal punto di vista intrattenitivo, perché il film mi ha divertito e non ho sentito le sue 2 ore e 40 come pesanti! Giunto al capitolo conclusivo della epica trasposizione cinematografica dal libriccino de Lo Hobbit, nel prologo fiammeggiante Jackson si toglie di mezzo in una mezzoretta la disfatta di Smaug il drago. Mentre nel resto del film porta avanti dei punti importanti presenti nel libro, dovendo però allungare la minestra dato che il libro si concludeva proprio lì. Ci si cementifica in un focus centrale abbastanza debole - la battaglia! Una delle sequenze belliche più lunghe nella storia del cinema e della saga tolkieniana. Tre quarti d'ora senza fine intervallati con lo stratagemma del montaggio alternato che mostra un mosaico corale di personaggi, già visti e nuovi, concentrandosi naturalmente sui più interessanti rapporti tra Bilbo e Thorin, per non parlar del quasi shakespeariano declino e successivo recupero psichico del Re dei nani. Mi sembra ovvio che doveva essere il contrario: focus centrale su Bilbo e l'anello, Thorin e l'arkengemma, la guerra più secondaria.



Bard, che usciva dai capitoli precedenti come un personaggio affascinante, perde completamente lo smalto, nonostante la bravura di Luke Evans: la sua utilità si esaurisce tutta nel prologo dove si prende il merito di aver ucciso il drago, ma poi continua a girovagare e saltellare senza uno scopo vero e proprio. L'arkengemma, che è un po' "il nuovo anello": se ne parla tanto, è un traino importante per l'intreccio narrativo già difficile, che diamine le succede? Per ovvi problemi di tempistiche cinematografiche, alla fine non se ne sente più parlare e scompare come nulla fosse. Tutto il contrario! Si troverà tutto sicuramente nella mezzora di scene eliminate che Jackson ha detto di voler aggiungere nella versione estesa. Però non ci si comporta così per un elemento così cruciale. Una nota di grande merito va a tutta la parte finale, dove si risolleva il film a partire dal duello fra Thorin e Azog - duello bestia vs uomo con echi da King Kong -, in cui Jackson lavora per sottrazione, quasi nessuna musica trionfante e pochi trionfalismi, ma tanto cuore, tensione drammaturgica e infine malinconia quando si giunge all'epilogo trait d'union con Il signore degli anelli con il commovente ritorno di Bilbo alla Contea.

Veniamo ad un annoso problema di questo e altri film di intrattenimento, che non bisogna trascurare. Il fatto che siamo davanti a cinema d intrattenimento non giustifica che per 10 euro  - circa 20.000 delle vecchie lire - si possa stare al cinema per parlare ad alta voce fra di noi. Non è una piazza, non siamo a casa nostra dove possiamo fare come ci pare, mettere in pausa, alzarci, mangiare, telefonare... La colpa di chi è? Della gente, dei ragazzini maleducati, ma anche delle sale che non sanno organizzare una programmazione a minimo tre spettacoli. Due soli sono troppo pochi! In questo modo logicamente si crea l'effetto "autobus pieno". Sarò insofferente io verso il 90% dell'umanità? Forse, ma quando guardo un film non voglio disturbi, non voglio nessuno accanto che interrompa la mia attenzione con scartocciamenti, sgranocchiamenti chiassosi, chiacchiere varie, smanettamenti con lo smartphone. Il fatto che io paghi un biglietto molto caro, in via del tutto ipotetica e astratta naturalmente, dovrebbe darmi il diritto di chiedere al personale del cinema un piccolo risarcimento per il disturbo recatomi dall'intera sala. Una cosa inaudita è che l'intero pubblico schiamazzi per TUTTO il film. Indovinate cosa avrà potuto fare nella scena in cui Legolas, l'acrobata superuomo, salta sui pezzi di roccia in caduta libera? OOOOH, AAAAH a gran voce... E indovinate cosa avrà potuto urlare il Filmaniaco in un'occasione così ghiotta visto il caos? Esatto: li ho mandati tutti sonoramente a FANCULO!

Buon Natale!

2 commenti:

  1. Magari è abitudine, non so, voglio provarlo anch'io ma sale vicine attrezzate non ne ho. Pensa che anche con la mia tv in full hd c'è senso di finto. I miei amici quando vengono a vedere qualcosa dicono che è tutto troppo fluido e pare finto. Io me ne accorgevo all'inizjo, poi mi ci sono abituato e non lo noto più.

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  2. Ma sì, alla fine mi ci sono abituato anch'io, però è parecchio strano. All'inizio credevo che fosse addirittura un errore di proiezione, che andasse troppo veloce.

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Per la serie #FacceDaCulo

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